Differenza tra luce e gas a prezzo fisso e variabile
Prezzo fisso o variabile Luce, quale conviene?
Al momento della stipula di un nuovo contratto di fornitura elettrica, ci si ritrova subito davanti ad un’importante scelta che inciderà sulla bolletta: prezzo fisso o prezzo indicizzato (o variabile)? Quale tariffa luce conviene?
Premettendo che il Mercato Energetico risulta ormai caratterizzato da instabilità e continue oscillazioni con prezzi al kWh e al Smc storici, resta certo che il Mercato Libero può garantire un risparmio sicuro rispetto al Mercato Tutelato.
Prima di analizzare il perché di questo stato attuale del Mercato, scopriamo qual è la differenza tra prezzo fisso e prezzo indicizzato dell’energia.
Che cos’è il prezzo fisso dell’energia
Chiamato anche prezzo bloccato della componente energia, il prezzo fisso indica quel costo del kWh che non subisce variazioni per tutta la durata dell’offerta (arco temporale definito in fase contrattuale solitamente pari a 12 o 24 mesi). L’offerta a prezzo fisso sarà infatti semplicemente legata ai consumi effettivi piuttosto che alle evoluzioni del Mercato.
Ricordiamo inoltre che può risultare differente a seconda della fascia orario di utilizzo: monorario (fascia unica e costante giornaliera), biorario (due fasce di consumo: F1 ed F23) o multiorario, ossia le conosciute F1, F2 ed F3 (quest’ultima maggiormente indicata per la clientela business).
Che cos’è il prezzo variabile dell’energia
L’andamento del Mercato Energetico risulta invece il fattore a cui è legato il prezzo variabile della luce o del gas, rendendolo opposto al prezzo fisso. Con i suoi alti e bassi, influenza la tariffa del contratto stipulato. Ciò significa che il prezzo luce indicizzato cambia in relazione al ribasso o rialzo del costo all’ingrosso dell’energia elettrica. Un esempio è rappresentato dalle bollette appartenenti al Mercato Tutelato, basate su prezzi indicizzati che variano ogni 3 mesi con un meccanismo gestito dall’ARERA.
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Conviene bloccare il prezzo fisso o il prezzo indicizzato?
Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare i fattori che hanno innescato la crisi delle materie prime e i successivi prezzi storici registrati nelle bollette di luce e gas:
Il conflitto Russia-Ucraina
Con i suoi effetti, ha indubbiamente intensificato una situazione già critica in tutta Europa a fine 2021, degenerando poi nel 2022 in una vera e propria stangata per famiglie e aziende;
La ripresa post pandemia da Covid-19
Ha innescato una crisi energetica senza precedenti. La scarsità delle materie prime come gas naturale ed energia elettrica ha alimentato la bolla dei prezzi già in atto;
Il cambiamento climatico
Sta inducendo i consumatori finali a non gestire in modo ottimali i propri consumi energetici. Sposare la filosofia dei prodotti di efficientamento energetico e partecipare così attivamente alla Transizione Energetica, dovrà rappresentare un’opzione da prendere in considerazione da ciascuno di noi.
Prendendo quindi in considerazione l’andamento altalenante del mercato energetico, la variazione del prezzo all’ingrosso del petrolio e gli eventi attuali sempre più imprevedibili, scegliere una tariffa luce indicizzata potrebbe tradursi in una scelta soggettiva caratterizzata da un rischio consapevole. Proviamo a riassumere i pro e i contro delle due opzioni:
Tipologia di prezzo | Vantaggi | Svantaggi |
Prezzo indicizzato | Risparmio quando il prezzo del mercato diminuisce | Rischio del mercato all’ingrosso Conseguenze inaspettate da fattori imprevedibili |
Prezzo fisso | Prezzo bloccato e quindi garantito per tutta la durata dell’offerta Consapevolezza della spesa (previsione certa perchè basata sui consumi) | Assenza di possibilità di risparmio qualora il prezzo all’ingrosso dovesse ridursi |
Il prezzo bloccato può sì rappresentare una soluzione comoda per chi non ha possibilità di monitoraggio e conoscenza degli sviluppi dei mercati ma è importante tener presente i benefici derivanti dal Mercato Libero: la possibilità di cambiare fornitore gratuitamente ogni qual volta il prezzo scende può generare risparmio.
Ricordiamo infatti che i meccanismi di formazione del prezzo variabile si legano al PUN (Prezzo Unico Nazionale) generato dalla borsa dell’energia elettrica italiana e dall’indice mutevole del prezzo dei combustibili, dettagli riportati in chiaro sui contratti di ogni fornitore così come imposto dall’ARERA.
Ottenere il massimo riscontro economico dalla scelta del prezzo indicizzato è possibile. Come? Affidandosi ad un consulente di fiducia per restare aggiornato su possibili condizioni vantaggiose ed eventuali formule di indicizzazione personalizzate, basandosi su precisi elementi.
Prezzo fisso o prezzo indicizzato, come sceglierlo
Per valutare la tariffa che meglio risponde alle esigenze energetiche del cliente finale, risulta infatti utile considerare:
- ll fabbisogno energetico, attraverso una valutazione preliminare dell’impianto elettrico e del costo dell’energia in quel momento;
- l’andamento trimestrale del prezzo dell’energia, monitorando la valutazione del mercato grazie ai dati forniti dall’ARERA ogni 3 mesi (periodo di rinnovo dei clienti appartenenti al Mercato Tutelato);
- i dettagli dei costi aggiuntivi riportati in bolletta, da valutare per evitare spese non preventivate inizialmente;
- il confronto delle tariffe offerte dal Mercato Libero